giovedì 15 novembre 2012

15/11/'12

...Back on the Saddle

Erano circa dieci anni, anche di più, che cercavo di dare il nome Albero di Joshua a qualcosa. Anzi ora, pensandoci bene, era dal Liceo che volevo chiamare qualcosa così.
Non sono mai riuscito ad accontentar me stesso, a darmi la possibilità di usare questo nome che richiama direttamente un album degli U2, forse uno dei più belli.
Ma in questo caso non si parla di musica, o meglio, non si parlerà solo di musica. Mi piaceva il concetto dietro il nome Albero di Joshua. Un arbusto che resiste a tutto, nasce nel deserto, e tiene botta, sempre e comunque, nonostante tutto, nonostante tutti. Ecco ultimamente mi sento molto affine a questo concetto, molto di più di quello che sarei stato al liceo, o all'università o anche solo otto anni fa.
Si, l'Albero di Joshua non è mica per tutti, devi guadagnartelo. Non sempre sei pronto per usarlo, ma quando il momento arriva lo capisci e quest'imamgine, quest'idea di resistenza, di forza, di determinazione e, perché no, di testardaggine ti calzerà.
Bene, quel momento è ora.
Springsteen diceva "If you're rough enough for love, baby I'm tougher than the rest", e come spesso gli accade aveva stramaledettamente ragione.
Bene. Ora sono qui, perciò, in guardia, non ci sono più scuse ora, eccomi qui a 360 gradi.
L'Albero di Joshua tiene duro, ora.

See ya up the road..

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